Ti sta balenando l’idea di addentrarti nel magico mondo del tartufo e di iniziare a cercarlo? In questa pagina troverai una piccola guida con le informazioni essenziali per poter muovere i primi passi all’interno di questo settore fatto di passione e sapori inconfondibili!
Il tesserino
In molti sono erroneamente convinti che per trovare il tartufo non occorre alcuna licenza ma la verità è ben diversa poiché è necessario essere in possesso di un tesserino valido per la ricerca e la raccolta dei tartufi.
Tale tesserino viene rilasciato dall’UTR (ufficio territoriale regionale) della tua provincia di residenza. Il tesserino ha una validità di 10 anni dal momento del rilascio ed è possibile ottenerlo solo da chi ha più di 14 anni. E se te lo stai chiedendo sì, per avere il tesserino dovrai studiare e superare un esame (che consigliamo di non sottovalutare poiché, in caso di esito negativo, potrà essere ripetuto solo dopo 12 mesi).
Per tutte le informazioni sui corsi di formazioni, luoghi e date degli esami suggeriamo di rivolgersi al proprio UTR.
Gli strumenti del mestiere
La legge italiana impone ai tartufai l’utilizzo di alcuni strumenti specifici per la loro raccolta. Lo strumento più iconico è sicuramente la vanghetta, una piccola zappa di dimensioni ridotte con una forma molto particolare che è usata per spostare il terreno in modo da non rovinare il tartufo. A tal proposito ricordiamo che è obbligatorio riempire la buca dopo aver effettuato la raccolta, così da permettere la crescita di nuovi tartufi.
Oltre alla vanghetta è imposto l’uso di una serie di strumenti specifici per il trasporto del raccolto, come la borsa fatta apposta per i tartufi, i giubbotti da tartufaio, oppure ceste simili a quelle della raccolta dei funghi.
Consigliamo anche l’utilizzo di stivali al ginocchio in modo da poter affrontare ogni tipo di terreno, e di vestirsi con un abbigliamento idoneo alle insidie del bosco. Visto che avrete a che fare con spine, insetti e tanto altro ancora, è bene munirsi anche di guanti per lo scavo in sicurezza, un bastone e delle pomate di primo soccorso per ogni eventualità.
Il cane
La legge italiana prevede che la ricerca del tartufo deve essere effettuata solo con l’uso del cane e che esso sia appositamente addestrato. Essendo animali indispensabili per trovare il prezioso fungo ipogeo, le sue capacità di ricerca sono fondamentali per ogni tartufaio.
Un buon allenamento sin da cuccioli, quindi, è molto importante per il nostro miglior alleato. Per chi non sa come addestrare un cane in maniera professionale è possibile acquistarli già addestrati ma fate attenzione a non farvi abbindolare, se avete poca esperienza cercate di rivolgervi a persone di cui potete fidurvi.
Generalmente ogni razza con un buon fiuto è adatta alla ricerca del tartufo, ma la bravura del singolo cane dipende da numerosi fattori, quali l’allenamento, la sua intelligenza, il suo livello di concentrazione, la dedizione. Solitamente le razze più ricercate sono il bracco, il pointer, lo spinone, il cocker, il jack russel, il grifone e il lagotto romagnolo.
Come trovare il tartufo
La domanda più gettonata a cui è davvero difficile dare una risposta. La ricerca del tartufo è un’attività molto complessa e richiede esperienza, dedizione, attenzione e tanto altro ancora.
Iniziare questo percorso da autodidatti è davvero difficile. La gran parte dei tartufai inizia seguendo i consigli e ricevendo aiuto dai parenti che tramandano le loro conoscenze sui loro territori e i segreti che hanno custodito di generazione in generazione.
E’ importante tenere a mente che ogni varietà di tartufo predilige un terreno diverso e con una serie di caratteristiche, con il tempo riuscirete a conoscere le vostre terre, a creare un rapporto speciale con il vostro cane, a scoprire tutti i piccoli trucchi di questo mestiere secolare ottenendo così i risultati sperati. Ma ricordate: pazienza, passione e positività sono fondamentali!
Altre informazioni utili
All’interno del nostro sito potrete trovare tutta una serie di pagine utili per approfondire il mondo del tartufo.
Tra questi, suggeriamo:
- Tutte le tipologie di tartufo
- Il periodo in cui si può raccogliere il tartufo (scorrete fino in fondo all’articolo)
- Consigli sulla conservazione
Le Cavate: pacchetti promozionali per vivere un'esperienza e toccare con mano questo settore
Per tutti coloro che vogliono entrare in questo settore o che più semplicemente hanno il desiderio di vivere l’emozionante tradizione secolare della ricerca del tartufo, è possibile accedere a numerosi pacchetti promossi da tartufai e aziende che vi faranno vivere una vera e propria “caccia al tartufo” con un esperto cavatore e il suo fedele ed abile cane.
La durata di queste visite varia in base a chi promuove l’esperienza guidata e molto spesso è possibile anche avere una degustazione di prodotti tipici al tartufo. Un modo pratico ed efficace per scoprire tutto il mondo legato al prezioso fungo ipogeo e vivere un’esperienza unica nel suo genere.
Di seguito vi consigliamo alcune visite guidate promosse ad Alba (Piemonte) e Acqualagna (Marche) che vi porteranno ad immergervi nel magico mondo del tartufo.
Alba
Ad Alba è possibile partecipare al “Tour del Tartufo d`Alba” che si svolge nei Territori delle Langhe, del Roero o del Monferrato, famosi per il Tartufo Bianco d’Alba e i Tartufi del Piemonte.
Una visita guidata alla ricerca simulata del Tartufo immersi nella natura con un “trifulau” (tartufaio in piemontese) di elevata esperienza in cui vi basterà soltanto essere muniti di un abbigliamento adeguato in base alla stagione (piccoli ombrelli, k-way o giubotti possono essere sempre utili). La durata delle visite è di circa due ore e, all’interno del loro sito, presentano numerose tipologie di offerte divise anche per comitive e famiglie.
Acqualagna
Ad Acqualagna si organizzano numerose “Truffle Experience” tutte da scoprire. La durata è di circa 2 ore e regala una delle esperienze emozionali più intense che il territorio può offrire, attraverso una bella camminata in mezzo ai boschi ed alle colline di Acqualagna con relativa spiegazione sui segreti della ricerca del prezioso fungo ipogeo tubero. Una volta ultimata la ricerca del tartufo si procede alla visita di uno stabilimento locale di lavorazione del tartufo, dove verranno spiegati tutti i processi di trasformazione dalla materia prima al prodotto finito (creme, salse, fette, etc). In seguito si viene indirizzati presso un punto vendita situato nella piazza centrale di Acqualagna, dove avrete modo di assaggiare una degustazione completa dei prodotti a base di tartufo. Chi vuole può ultimare il percorso con un pranzo o una cena a base di tartufo nero o di tartufo bianco nel ristorante Braceria da Plinc, situato nel centro storico di Acqualagna.